lunedì 16 settembre 2013

I CASI CONTRASTANTI E COME   GIÀ VERIFICATOSI

MADRE TEDESCA – PADRE ITALIANO
Figlia nata in Italia
Lei, Tedesca, parte per il suo paese con una scusa, non dice che vuole separarsi, abbandona il tetto coniugale con la figlia per raccontare poi in Germania che ha dovuto scappare da un uomo violento, che invece l’ha salutata con baci e abbracci. Pur vivendo in armonia con lui fino al giorno della partenza, racconta alle autorità tedesche che erano separati in casa.
Lui inoltra regolare istanza di rimpatrio, in quanto co-esercente il diritto di affido. Deve presentare in Germania traduzioni giurate delle decisioni italiane.

Lui sporge denuncia penale in Italia per sottrazione internazionale, ma non viene emesso nessun mandato di arresto contro la madre tedesca perché “non ha rubato una macchina”.
Le spese del procedimento giuridico di rimpatrio vengono pagate alla cittadina tedesca dalla autorità tedesche. Il cittadino italiano deve spendere migliaia di euro.

La madre tedesca obbligata dai tribunali torna in Italia in attesa di decisione definitiva sull'affido. Lui la mantiene, le lascia la casa, le permette di occuparsi della la figlia, pur avendo ottenuto l’affido esclusivo.
Il tribunale tedesco, prima di far rientrare in Italia la sua concittadina, esige l’impegno scritto del cittadino italiano a rispettare questi accordi e si informa specificatamente sulla situazione penale (in presenza di mandato di arresto, nessun rimpatrio possibile).

Lui sporge denuncia presso Il tribunale civile  italiano che  convoca l’udienza per decidere definitivamente dell’affido in presenza delle parti.
I servizi sociali italiani fanno presente al padre italiano che la figlia ha bisogno della madre, quindi probabilmente verrà decretato l’affido congiunto con collocamento della bambina presso la madre alla quale verrà assegnata la casa di lui (acquistata molti anni prima del dell’unione con la cittadina tedesca), con obbligo per lui di mantenimento di madre e figlia.

Lei Tedesca improvvisamente trova impossibile vivere nella casa di Lui e anche nel paese che l'ha ospitata sino ad allora , diventa improvvisamente una Nazione retrograda con servizi inadeguati agli standard Tedeschi  e decide di trasferirsi lontano creando innumerevoli difficoltà allo svolgersi delle visite del padre sino a raggiungere il sui obbiettivo , cioè il  suo rientro in patria paese civile ed accogliente  .

MADRE ITALIANA – PADRE TEDESCO
Figli nati in Germania
Lei, Italiana, si separa e resta in Germania. I figli sono collocati presso di lei. Vedono regolarmente il padre. Quando lei scopre innumerevoli illeciti e anche il fatto che in Germania, in fase di divorzio, i figli vengono poi sempre affidati al genitore tedesco, torna in Italia, non scappa, ma si rivolge alle autorità italiane, anticipando le mosse delle autorità tedesche.
Lui inoltra istanza di rimpatrio, pur non avendo titolo per farlo, perché esercente un diritto di visita. L’autorità centrale italiana accoglie e non controlla. Il cittadino tedesco presenta alle autorità italiane delle traduzioni anonime che si riveleranno falsificate.

denuncia penale in Germania per sottrazione internazionale, viene immediatamente emesso mandato di arresto contro la madre italiana che, presentatasi lei stessa in questura, viene tradotta in carcere perché “ha rubato due bambini (i suoi)”.
Le spese del procedimento giuridico di rimpatrio vengono pagate al cittadino tedesco dalle autorità italiane. La cittadina italiana deve spendere migliaia di euro.

La madre italiana non può tornare in Germania perché verrebbe immediatamente incarcerata (pende su lei anche una richiesta di estradizione).
Il mandato di arresto resta in vigore 5+5 anni, quindi mandare i bambini in Germania significa far perdere loro la mamma per sempre. Il Tribunale italiano non se ne preoccupa e rimpatria i bambini causando loro il pregiudizio espressamente vietato dalla legge.

 Il tribunale tedesco convoca l’udienza per decidere definitivamente dell’affido in assenza della parte italiana.
Lo Jugendamt tedesco e i suoi psicologi lavorano per far accettare ai bambini di crescere senza mamma. Il tribunale conferma tutti i diritti (affido, collocamento e visite) al padre tedesco. Alla madre italiana che non ha più rivisto i figli viene pignorata la casa (acquistata molti anni prima del matrimonio) per trasferire, dopo i figli, anche quanto rimasto del patrimonio in Germania.

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